venerdì 13 luglio 2012

Röstis di patate con insalata di gruyère e speck


Quest'oggi ho voglia di farvi una proposta: attraverso il mio piatto vi farò viaggiare, fino in Svizzera, pensate un po'. Dovete sapere che questa è la mia terra natia, il luogo caro al mio cuore in cui ho trascorso la mia infanzia, undici anni della mia vita. Ricordo la neve, le montagne, l'aria sopraffina, le bontà gastronomiche, l'atmosfera. Poi sono arrivata in Sicilia e mi sono innamorata di questa regione italiana calda, solare, animosa, sempre viva e vivace, piccante ed amorevole. Ma i ricordi non si abbandonano mai ed io amo viaggiare con la mente: questa ricetta, appena la gusto, mi fa ritornare in mente la mia Svizzera, quella che ho conosciuto io da bambina.
Questo piatto semplice l'ho gustato per l'ultima volta due anni fa, quando, dopo tanto tempo lontana, sono tornata per una settimana nella terra che mi ha dato i natali.  


La mia tappa, oltre al raggiungimento del mio paese natio, si è concentrata su zone che non avevo mai visto prima, davvero meravigliose: Gruyère e Leysin. Molto conosciuta è la prima destinazione, per il buonissimo formaggio omonimo, che viene prodotto in quantità e di qualità (sa di latte intenso, di erbe pregiate) e usato in cucina divinamente, direi. Una città piccola, molto colorata, con un castello bellissimo ed un panorama mozzafiato, caratteristica svizzera indistinguibile. Meno conosciuta, forse, è Leysin, eppure questa zona è molto apprezzata dai turisti, in estate per escursioni a piedi ed in inverno per le grandi sciate. Montagne altissime – verdeggianti o colme di neve, a seconda della stagione – fanno da contorno e agguantano il respiro. Per la prima volta, due anni fa, ho preso la funivia ed è stato molto gradevole, dico la verità. Ricordo di aver pranzato in compagnia in un ristorante ad alta quota molto moderno: la sala in cui mangiammo ruotava lievemente, facendo sì che tutti i commensali e tutti i clienti potessero vedere ogni angolo del panorama mozzafiato, visibile all'esterno grazie a finestre amplissime, specchi di una lussureggiante visione. In questa occasione ho potuto assaggiare nuovamente i röstis , fatti interamente di patate, ma deliziosi come non mai. Naturalmente ho preso la ricetta di questi e d'una insalata fenomenale ma semplicissima gustata in un ristorantino all'aperto a Gruyère, deliziosa ed indimenticabile località anch'essa.
Da umilissima cuciniera mi sono messa ai fornelli, tentando di riporre su un piatto da portata la magnificenza dei miei ricordi, degli odori, dei sapori. Questa idea me l'ha data il Contest Un viaggio nel piatto, a cui partecipo con tanto piacere. Spero di riuscire almeno in parte nell'intento: chiudo gli occhi e sento l'aria fresca di montagne antiche. Prendo la forchetta e assaggio: viaggio e so dove mi trovo.

Per l'insalata
- 1 insalata verde
- 120 gr di gruyère
- 80 gr di speck affumicato
Per il condimento
- 1 cucchiaio di maionese
- 1 cucchiaino di senape semi-forte
- gocce di aceto balsamico
- 1 cucchiaio di panna da cucina
- olio di mais q.b.
- sale q.b.
Per i röstis
- patate medie
- burro q.b.
- sale e pepe q.b.

Procedimento.
Preparate l'insalata. In una ciotola mettete la maionese, la senape, quattro o cinque gocce di aceto balsamico, la panna, il sale e irrorate con olio, mescolando bene. Formate così una cremina non troppo densa ma nemmeno tanto liquida. Prendete poi l'insalata, lavatela bene e tagliatela a vostro piacimento. Inserite il gruyère e lo speck affumicato tagliati a dadini. Usate la vostra salsa per condirla e insaporirla al momento di servire in tavola. Adesso passate ai röstis. Bollite le patate per dieci minuti circa, non devono essere cotte, ma un po' croccanti (ogni patata media corrisponderà ad un rösti, quindi decidete voi la quantità, a seconda degli ospiti.) Pelate le patate quando sono fredde e, usando una grattugia, tagliatele a julienne. A questo punto prendete una padella antiaderente (se non l'avete a portata di mano, combinerete un disastro, quindi state accorti) e mettete dentro una noce di burro. A fuoco moderato versate una patata già tagliata finemente e usando una spatola cominciate a schiacciare ai lati, cercando di dare al composto una forma rotonda. Aiutandovi con un'altra spatola, cuocete da ambo i lati, aggiungendo ogni tanto delle altre noci di burro, salando e pepando. Questo procedimento è lento, ma sempre dovete continuare a voltare il rösti, dando la giusta forma. Appena è compatto e dorato uniformemente tiratela fuori, poiché è pronto. Servite con l'ottima insalata, in questo caso, come la propongo io, ma i rösti vanno bene anche come accompagnamento di un secondo piatto.
Bon appetit – e qui in francese ci sta a pennello.

Con questa ricetta partecipo al Contest: Un viaggio nel piatto


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